La nuova vita del Vanilia e la schiumina perfetta

un buon caffè schiumato e la giornata prende la piega giusta



Eccomi reduce da un sabato sera, e non da un weekend. E per fortuna che di mattina avevo fatto una di quelle colazioni lunga tre ore, che poi devi farti almeno un sonnellino per riprenderti dalla lettura ossessiva dei giornali e dai pettegolezzi dalle riflessioni intense e decadenti innescate dalla continua sfilata di gioventù alternativa davanti ai tavolini del bar. Quella colazione mi ha salvato l'umore complessivo delle 24 ore e così il colpo di sabato sera l'ho accusato più dolcemente ieri mattina. E - anzi- ho capito che io e i concerti che iniziano all'una di notte, abbiamo chiuso definitivamente la nostra storia d'amore. Senza rimpianti. Peccato non aver visto il nuovo live di Caribou coi pezzi di Our Love che esce tra meno di un mese, ma non è che uno possa frequentare la colazione delle 10 e mezzo del sabato mattina e poi credere dirigere la febbre del sabato sera fino alle 2 e mezza. Almeno, io non più. Di sti tempi non so dire di no a un cappuccino con schiuma densa e sofficiona, ma a un concerto che inizia quando solitamente vado a letto (una di notte) dico serenamente gubay…E allora: questa è la storia del nuovo Vanilia e di uno dei creatori di schiumina più bravi della città.



la poltrona di pelle vecchia, è un must per sorseggiare un caffè e osservare la fauna

Non so molto di lui, se non che si chiama Max e che mi ha preparato decine di caffè quando lavorava al Mambo  (non ci ho scambiato gran chiacchiere, il che mi va benissimo, perché così ognuno può fare in santa pace il suo lavoro, lui fare ottimi caffè, io leggere). E quando non c'era era un gran peccato, perché la sua schiuma è superlativa e si vede che quel che crea sulla superficie di un espresso o di un cappuccino è fatto con passione. Anzi, proprio osservandolo ho capito come farmi dei discreti caffè schiumati anche altrove, tipo che chiedo sempre una tazzina un po' più larga che così la schiuma si appoggia e si espande con tutta comodità, risultando sofficiona. Oppure, ricordo una volta che riprese qualcuno del Mambo perché aveva portato in ufficio i caffè e non li aveva riportati giù che il giorno dopo: "è che poi il caffè rappreso - disse loro - macchia le tazzine e lavare bene è impossibile". 

vintage ovunque, ma mi piace sempre

molto frequentato dai bimbi (coi genitori), questo bar tiene le paste della pasticceria D'Azeglio
Vabbè, cose così, che però sono significative se cerchi un barista che non stia lì solo per guadagnare qualche soldo aspettando di fare il regista o il cantante di successo con la sua band. Poi magari anche lui aspetta di fare altro, però intanto questa piccola e immensa cosa la fa con attitudine, il che è top, come direbbe una mia amica che non cito perché non ama essere citata.
Ma tornando al Vanilia e alla sua storia, dalla scorsa settimana ha preso questa strada nuova, perché i titolari che l'hanno avuto per anni, hanno ben pensato di andarsene a Lisbona e aprire un chioschetto sulla spiaggia (informazione che ho appreso mentre ero seduta lì e bevevo il mio cappuccino e leggevo il giornale). Un lascito prezioso, non c'è che dire, perché questo bar in angolo alla fine di via del Pratello sotto al portico, è proprio un punto di ritrovo per alternativi ma anche per tanti signori e signore del quartiere che vedendo la gestione nuova (sono tre ex dipendenti del Mambo a guidare il Vanilia, ora) hanno subito fatto domande e per tutta risposta hanno ricevuto un caffè in omaggio. Customer care di prim'ordine, come ha detto Ivana, altra affezionata dei caffè di Max. Quindi, tornando all'esperienza delle #colazionichesannodivacanza, questa è di certo una delle consigliatissime. E pure le paste e brioscine, fornite dalla pasticceria D'Azeglio, sono eccellenti.

Vanilia
via del Pratello 100, Bologna
051550352

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