Junkfood vegan d'autore e gourmet: il "Fuori Orario" di Uno Cookbook

donuts al limone

Questa sera, proprio come venerdì scorso quando ho presentato il libro della Pina Siotto al Centro Natura, ho un appuntamento che mi fa impennare le zampe posteriori, tanto per citare un'immagine che troverete nel nuovo ricettario sci-fi di Uno Cookbook dedicato ai mangiarini che ci piace tanto consumare lontano dai pasti principali e che nel mondo ufficiale vengono riassunti, a volte, nella definizione junkfood. Io il "Fuori Orario" di Uno, che questo è appunto il titolo del libro dedicato a quegli appetiti incompresi dalla gourmeria internazionale perché soddisfatti spesso con cibi molto chimici e "spazzatura", lo definirei piuttosto "punk food". Non tanto per la natura vegana delle ricette proposte, quanto per quell'arte del fai da te ortodosso che le preparazioni del mio amico blogger e scrittore da sempre esprimono. Poi, per il suo secondo libro che presentiamo in anteprima MONDIALE questa sera alle sette della sera all'Ateliersi in via San Vitale a Bologna, Uno ci ha riservato una sorpresona: ha scritto quattro storie che ci raccontano il mondo vegano alla sua maniera, una mistura di fantascienza, gastronomia, riflessioni universali e citazioni pop. 




pizza pop corn


Uno, raccontaci il tuo nuovo libro che sento pieno di massa cerebrale iperattiva...
L'idea di partenza mi è venuta da un collegamento con il film di Scorsese "Fuori Orario" in cui il protagonista si ritrova in un quartiere di New York dove vive strane coincidenze e incontra personaggi bizzarri. Questo mi ha fatto ragionare sull'idea di "fuori orario" e su come gli accadimenti improvvisi ci portino a riconsiderare la nostra vita o possano rovesciare la nostra esistenza.

Quindi, per raccontare questa riflessione hai dato la parola alle esistenze di quattro personaggi. Ti sei ispirato a persone che hai conosciuto?
I personaggi rappresentano modi di vivere vegan che ho conosciuto in tante persone. Non ho voluto dare un giudizio, però, ho voluto raccontare delle modalità, dalla più poetica alla più estrema che costringe spesso in una gabbia e non permette di essere liberi. Rimanere legati agli estremi, al concetto di "sì" o "no", alla visione del "bianco" o "nero", significa che non ti stai dando una possibilità. Forse mi si dirà che ho tratteggiato gente estrema in queste quattro storie... però per un racconto mi piace molto l'idea di fantastico e grottesco e nel grottesco devono esserci i personaggi estremi.

Mi pare di capire che volevi, dopo tanto tempo di ricette e incontri umani, parlare di un atteggiamento alimentare che sta coinvolgendo sempre più persone...
Volevo dare un punto di vista sul vegan. Tante persone hanno fatto questa scelta. Ognuno la fa a modo suo ma alla fine siamo tutti "nello stesso lì". Limitarmi a scrivere 5 pagine di introduzione per spiegare come la penso sarebbe stato limitante. E poi adoro inventarmi le storie.

Mi colpisce positivamente che il tuo editore Eifis ti abbia permesso di scrivere un libro così diverso da tutte le pubblicazioni di ricette che già sono in circolazione e che continuano a uscire. E' un libro difficile per certi versi... Cosa ne pensi?
La terza idea del fuori orario è proprio che questo libro è "fuori stagione". Va al di là delle aspettative sul libro di cucina, soprattutto dopo il mio debutto che era più tradizionale. Non volevo proprio fare un ricettario ammiccante e il mio editore l'ha capito. Credo sia davvero tanto coraggioso. So già che molti ameranno "Fuori Orario", altri rimarranno sorpresi, forse qualcuno smetterà di seguirmi. Per me era la cosa più onesta che potessi fare: dare ancora più di me.

E' vero, tu sei sempre stato un po' "fuori stagione", che significa su altri binari esistenziali, mentali, stilistici. E poi come vegano sei decisamente "in forma". Ecco... la parte delle ricette racconta parecchio di te e di ciò che in cucina ti rende felice?
A me piace molto spizzicare. Mi piace prepararmi gli snack per una serata di film ad esempio. Il massimo è avere qualcosa di pronto alle 11 di sera, quando guardo un film con Tom, il mio compagno. Però ci tengo a sottolineare che essere attenti a quel che si mangia e lavorare per il proprio benessere può incontrare l'alimentazione vegan, ma è qualcosa a sé, a prescindere. Chi è vegano non per forza professa il salutismo. Intendo: posso essere 100% veg e mangiare le chips in busta. Ma so che è sbagliato, non mi fa bene e quindi amando le chips che soddisfano principalmente perché scrocchiamo e sono un gesto che da sempre riconduciamo al piacere un po' carbonaro,  preferisco farmele al tempeh. Le ricette che ho realizzato sono golose ma cerco di usare la farina semintegrale, il burro di soia che forse andrebbe sostituito, tanti semi e solo ingredienti di stagione. Anche i vegani amano il junk food, ma con ingredienti alternativi e soprattutto preferiscono farselo da solo. Il "fai da te" è un aspetto fondamentale di questo stile alimentare.

Anche lo stile del libro è molto diverso da quello del tuo primo lavoro: essenziale, ossessiva... e non c'è più la casettina!
"Fuori Orario" è nato in Giappone, durante il viaggio che ho fatto la scorsa primavera. Ho visto tanta bellezza...e non sto parlando dei loro libri di cucina che non sono per niente accattivanti. La forte ispirazionesi nota nella pulizia stilistica, nel minimalismo, nel suo essere basic ed elegante. L'idea di lavorare su degli snack, unita a quella del minimalismo, è stato uno "scontro" perfetto. Ecco perché ho tolto cassettina e piatto. Poi, amando molto l'illustratore botanico Lindman e la "Pomona italiana" di Giorgio Gallesio, mi son messo a studiare come far entrare nel cibo il lettore. Ma in maniera pop e digitale, naturalmente.

Uno Cookbook-Fuori Orario, di Manuel Marcuccio
ricette 100% veg. la colazione, il brunch, la merenda, lo spuntino di mezzanotte
Eifis Editore

presentazione in anteprima nazionale questa sera alle 19, Ateliersi, via San Vitale 69


sabato 20.12, alle ore 19.00, ZAZIE, Via D’Azeglio 23b
APERITIVO + DJ SET di BEBE LA MAITRESSE

sabato 20.12, alle ore 23.45, ATELIER SÌ, Via San Vitale 69 
LO SPUNTINO DI MEZZANOTTE all’interno di ALIVE LAB /HABITAT

domenica 21.12, alle ore 11.00 e alle ore 13.00, ZOO, Strada Maggiore 50a
IL BRUNCH + LETTURE DAL LIBRO

prenotazione obbligatoria: scrivi@lozoo.org, 3206186279

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