I Posticini di quartiere: Mia Cantina in via Saragozza, brut rose' e peperoni cruschi, grazie
w la superficialità: ho adorato questo rose' per il suo colore ciprioso. Poi mi è anche piaciuto parecchio! Non me ne vogliano i signori Pojer e Sandri |
Questa Mia Cantina, quasi di fronte a Palazzo Albergati e poco dopo Flo' Fiori, arrivando dal centro, è la storia di Antonella, sarda e Vincenzo, lucano. Lei si occupava di cinema e comunicazione, lui aveva un lavoro sicuro in una banca, si occupava di investimenti. Ad un certo punto - è un ritornello noto- decidono di lasciarsi quella vita alle spalle e di dedicarsi alla loro passione, il buon bere e il buon mangiare. E scelgono un piccolo posto in via Saragozza per vendere tutte le meraviglie che scoprono e gustano durante le scorribande in giro per l'Italia. Poi vedono che c'è richiesta di degustare quel che propongono e allora si allargano e aprono al 43/a, per provare lì oppure portare a casa. Il posto è piccolino, ma c'è tutto. La loro cantina più ispirata dal loro essere parte della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti e quella dedicata a etichette più note (qui è presente Coravin, un nuovo sistema di mescita che permetterà di poter gustare al calice vini importanti e di pregio..) Mi piace questa democrazia che a volte i sapientoni snobbano, perché ci dice bene della testa dei due osti molto accoglienti, che non danno nulla per scontato. E qui, a sorbirmi anche qualche nozione enologica, ci posso pure andare. Mentre mangio un po' di specialità sarde, lucane e di altre Italie, tra distese di formaggi (il Vaccino Strega alle erbe è sublime, come anche il Testun al Barolo), funghi cardoncelli (anche con la burrata), carciofi con bottarga, marmellatine e i fantastici peperoni bruschi mangiati come chips. E concludo coi biscottini al cioccolato e sale di Roberto Cantolacqua, boni boni. Ah... dicono che non metto mai troppo in evidenza il costo delle cose: quando decidete di provare un vino sappiate che vi vengono portate subito delle buone noccioline o olive e che comunque potete scegliere anche una selezione di mangiarini realizzati con l'ausilio di 18 fornitori selezionati dal Nord al Sud. Tapas a 3 o 4 euro (ma come si dirà tappa in sardo? e in lucano?) o di tigelle a 2 euro. Tavolozze dei sapori a 9 euro e i taglieri dai 13 ai 15 euro, che non sono i soliti bolognesissimi che fanno un po' orrore. Una nota di riguardo anche per la colonna sonora, per palati dall'orecchio fino.
Mia Cantina
via Saragozza 43/a, Bologna
aperto a pranzo e cena
chiuso domenica sera e lunedì
0514399041
Commenti
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per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea