Il pesce a Bologna è sempre un tema spinoso: Sabbia di Mare fuori Zanardi è una sorpresa


tegame di frutti di mare e crostacei

I tortellini di qua, le tagliatelle di là, gli spaghetti alla bolognese che proprio non si possono sentir nominare. La cucina felsinea è un gran dibattito, un gran discutere, lo sappiamo. E la immagino come piazza Maggiore un tempo, quando gli "umarells" erano solo umarell e si trovavano con le mani dietro alla schiena a discutere di calcio e di vita fuori dal bar, che più tardi è diventato Signorvino. Ma poi, quando si arriva a chiedere consigli, a volere il meglio della lista, a non accontentarsi, ecco che spunta la fatidica domanda: 'ma dove posso mangiare buon pesce a Bologna'? Et voilà... Bea, che non aveva ancora fatto un pranzo di Natale trionfale o una sontuosa cena di Capodanno, proprio il giorno della Befana... ci ha dato sotto, scegliendo quello che pare essere uno dei migliori ristoranti di pesce della città, tra tradizione e creatività. E non è in centro.



Sabbia di Mare e un bellissimo giorno di sole di questo gennaio 2019


E' stata la mia amica Soppawanda - in vino veritas Ivana- a farmi questa soffiata. "Ho sentito dire che...". Ed ecco che una settimana dopo avevamo prenotato fuori porta Lame, in questa trattoria mai sentita nominare, in un luogo non lontano dalla Bolognina, che un anno fa avevamo adocchiato, durante un bel giro in bicicletta, mentre pedalavamo anche con Pina, alla volta della Bottega di Franco. La zona è chiamata Selva di Pescarola, dal nome della via che a sua volta è stata così denominata all'inizio del Novecento, per il piccolo canale Pescarola nelle vicinanze e un mulino, e a me ha sempre ispirato grande fascino e anche curiosità, perché la zona, partendo da via Bertalia, è piena di case molto belle, anche con piccole torri. Al ristorante si arriva oltrepassando il Victoria Station e imboccando via Bertalia, che sulla destra imbocca via delle Borre.... una Bologna da C'era una volta.
Qui c'è Sabbia di Mare, in una posizione che vi farà viaggiare con la fantasia, perché si ha la sensazione di essere a ridosso di una spiaggia selvaggia. Poi si legge la carta appesa sulla porta esterna e si ha un rimbalzo emotivo: qui c'è tradizione e sperimentazione e la crema di zucca con pesce spada che oggi fa parte dei fuori menu, è già tutto un programma.

rana pescatrice
tortelli

tartare di gamberi

il cestino dei pani


l'ambiente

Siamo in quattro ed è davvero perfetto, perché prendiamo tutti cose diverse, a parte Pina ed io che scegliamo di dividere un tegame di frutti di mare e crostacei. Del resto, con un menu del genere - non pagine su pagine, ma 5 piatti a portata- tanto fantasioso e dagli accostamenti entusiasmanti, l'intelletto di ognuno diventa curioso di cose diverse e ci invita alla sperimentazione. Riconosco di essere abbastanza tradizionalista nella mia simpatia verso il pesce, il tipo di pesce, ma non negli accostamenti. Ravioli con ricotta, pesce spada, calamari e pecorino per me (tutto è nel ripieno, il condimento è solo un salto in padella col burro), paccheri riserva Buratti con amatriciana di mare e pecorino di Pienza per Ivana, risotto Acquerello con gamberoni e fiori di zucca per Pina (sembra però un piatto di gamberoni con un po' di riso, il che è strepitoso), tartare di gamberi rossi su letto di carciofi con ricotta sarda e melograno, polpo alla griglia su vellutata di fave... la carta è proprio bella. E non ho parlato di tutta la sezione cruditè: l'Adorabile è reduce da una gran mangiata a Genova, altrimenti bissava, e invece propende per una rana pescatrice con burrata pugliese e spinaci novelli accompagnati da tortino ai tre cereali con fonduta di taleggio e gorgonzola.
Arrivati al secondo piatto, ci rendiamo conto di essere proprio pieni: ci ha giocato un brutto scherzo il cestino dei pani che è pazzesco, grissini, crescenta leggera con crostina cosparsa di sale grosso e un panino-crescente al formaggio che è una continua tentazione. Poi la scoperta di un nuovo vino del territorio: il pignoletto Rifermentato in bottiglia Balli, dei Colli bolognesi, con tappo da bottiglia d'acqua di quelli vecchi, che ora si vedono più in guisa di orecchini o collane, che per tappare bottiglie. 
Il pranzo finisce con caffè e un piccola boule di crema Chantilly che abbiamo richiesto espressamente, e tenerina offerta dalla casa. Servizio molto accogliente, location confortevole e curata, conto 50 euro a testa. La domenica a pranzo, se non avessimo prenotato, non avremmo trovato posto

Sabbia di Mare
via delle Borre 7/a
Bologna
0519923958

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