La colazione è il nuovo aperitivo e la soltudine al bar è un must


 Buongiorno da Bea.

Quanto sono mancata dalla mia casetta digitale? Tantissimo. Ma non sapevo cosa fare.E ancora oggi, dopo mesi e mesi di riflessioni, mi è difficile capire veramente come e se un blog come questo, sarà ancora possibile.

Confesso di essere una di quelle persone che, periodicamente, hanno bisogno di ricalcolare il percorso. Mi annoio a scrivere per una vita con lo stesso tono e punto di vista critico. Forse perché è lo stesso mondo che si annoia. La città cambia, gli usi, i rituali, le necessità sono cambiatissime rispetto a un anno fa. E infatti - ma lo si era già capito- tutto quello che succedeva la sera nelle nostre esistenze, è completamente mutato. E se avete fatto un giro ieri mattina in città o in periferia, vi sarete resi conto che la colazione è il nuovo irrinunciabile momento di socialità. O anche solo di tempo per se stessi. A me piace, più dell'aperitivo, perché stare seduti a un tavolo da soli, per una colazione o un caffè, non è strano. E' proprio normale. La solitudine, a quest'ora, è ammessa. All'ora dell'aperitivo no. E magari se son lì alle sette di sera che mi faccio un drinkino, chiunque potrebbe sentirsi autorizzato a parlarmi. Ecco, mi piacerebbe che in questo nuovo mondo le cose cambiassero. E che stare da sole sedute a un tavolo anche alle 11 di sera fosse assolutamente normale.

In ogni caso ora esco, prendo la bici e mi fiondo per le strade di Bologna, a guardare la gente che fa colazione. E io stessa vado a farmi un caffè. 

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