Osteria n.1: LOSTE in via Orefici, quella del guanciale croccante

per me scelta a senso unico (oltre piada e crescioni che però, come abbinamenti, brillano di più nelle versioni carnivore): parmigiana di melanzane con sorpresa
Gironzolando in bicicletta nascono le riflessioni migliori. Come ho già detto solo un migliaio di volte, da ciclofanatica quale sono, credo che la pedalata mandalica aiuti. Perché in poco tempo si percorre tanta strada e si osserva tutto dall'alto. Tipo che se siete voyeur della vita gastronomica cittadina, potete tenere sotto controllo la situazione "chi apre-chi chiude"ogni giorno. Semplicemente girellando. E allora, proprio ieri, compiendo sopralluoghi fotografici tra piazza Santo Stefano e via Orefici, mi sono resa conto che Bologna sta tornando al Medioevo. Quando in città c'erano solo che delle osterie specializzate ognuna in una materia prima: Il Sole per la fritturina, la Brenta per i vini, il Segantini per l'agnello, il Melone per i tortelli, il Leone in Saragozza per le raviole, la Nave per il pesce. Quello che la città era a quei tempi è documentato nel "Gioco nuovo di tutte le Osterie che sono in Bologna" del Mitelli, un gioco dell'oca che proprio l'Osteria del Cappello in via de' Fusari ha ripreso per farne le tovagliette. Carine in carta marrone da pacchi, con dadi in dotazione. Ecco, forse quel gioco sarebbe bello riproporlo. Sarebbe una guida perfetta per il turista e il bolognese, per capire le dinamiche gastronomiche della città e aver tutto a portata di mano. 




LOSTE in via Orefici

E allora si accorgerebbe, il viandante magnone, che due osterie nella stessa strada - proprio come accade in via Orefici ora -  forse non c'erano dai tempi in cui Bologna era una piccola Venezia. Io sono stata in una delle due, LOSTE (seconda linea della Barattina di Castel Maggiore), e ho capito che ci tornerò per mangiare la piadina ripiena, perché per me non c'è gran scelta di piatti. In questo nuovo arrivo culinario con declinazioni romagnole ma ancor più bolognesi, c'è la passione per la carne che mi pare proponga interessanti abbinamenti e la celebrazione del guanciale croccante e della pancetta. Per me una parmigiana di melanzane che nascondeva alcuni pezzetti di prosciutto…nonostante la ricetta originale non ne preveda (mi pare… ma si sa mai). Buona sì, ma con queste insidie che insomma…per i pochi piatti a base di verdure che hanno, un po' si potevano trattenere. Per l'Adorabile, invece, tartare di manzo, e passa la malinconia. Tornerò per la pasta e fagioli, ma mi sa che ci saranno le cotiche!
Alcuni amici me ne hanno parlato molto bene della Barattina, l'osteria madre che nasce a Castelmaggiore e prevede anche piatti senza glutine. Però, qui a LOSTE, purtroppo, c'è solo trippa per gatti!

LOSTE
via Orefici 5/c, Bologna

Commenti

  1. Sì ti confermo che alla Barattina di Castel maggiore o meglio al Trebbo si mangia molto bene.Ciao

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  2. ecco a me basta vedere la tua gonna a fiori e quello scorcio di Via Orefici che tutta la fatica fatta per farmi piacere lo stare qui se ne va in malora :(

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per me è importante sapere cosa ne pensate! grazie, Bea

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